La Trilogia del milieu di
Fernando Di Leo è forse la più alta espressione del noir italiano in campo
cinematografico. Dico “italiano” e non “all’italiana” perché quest’ultima espressione
mi ha sempre saputo di riduttivo o consolatorio, come a dire: non siamo gli
americani ma ci proviamo lo stesso, come ci riesce. E per carità, per i tre
quarti della produzione cinematografica italiana degli anni ’60-’70 non si può
che parlare di epigoni e di imitatori, se non di plagiari; comportamento, si
badi bene, perfettamente giustificato da come andavano le cose all’epoca, tanto
nella società quanto nella cultura, e che alla prova dei fatti regala tante
soddisfazioni a noi amanti delle narrazioni popolari e del trash.
Ma il caso della Trilogia
è piuttosto diverso: lontana tanto dai dettami del fiorente filone poliziesco
italiano quanto dal noir classico americano, rappresenta una riuscita
commistione fra azione, critica sociale, ironia ed epica.
Milano calibro 9 (1972)
narra la storia di Ugo Piazza (Gastone Moschin), criminale appena uscito di
prigione e pronto a rifarsi una vita, osteggiato dalla polizia e dall’Americano,
boss malavitoso che sembra avere un conto in sospeso con lui.
Oltre alla maschera epica
del protagonista, antieroe dal forte carisma, non privo di una sua morale
solipsista e autarchica, punto di forza della pellicola è una Milano nebbiosa e
buia, la Milano dei romanzi di Scebranenco (non a caso il film è tratto dall’omonima
raccolta di racconti dello scrittore), dove una polizia inetta perde ogni
giorno la sua partita contro il crimine.
Con La mala ordina (1973)
Di Leo rompe il suo stesso stereotipo, presentandoci una Milano colorata e
solare; Luca Canali (Mario Adorf), un piccolo e innocuo pappone, viene braccato
da due malavitosi americani (Henry Silva e Woody Strode), un bianco e un nero (non
vi ricorda niente…? Davvero…?), per regolare un conto di cui Canali sembra non
sapere niente.
Il personaggio di Canali
è probabilmente il meno byroniano fra quelli della trilogia, ma forse proprio per
questo il più interessante: è fondamentalmente un buono, incastrato in una
faccenda più grande di lui.
Il boss (1973) è fra le
tre la pellicola più amara e nichilista. In una Palermo nera e appena
tratteggiata, dove imperversa una lotta fratricida tra clan mafiosi, Lanzetta (Henry
Silva), un giovane picciotto, fra tradimenti, ritorsioni e atti d’orgoglio
tenta la scalata al potere. È un film che stupisce per la totale assenza del “bene”,
sostituito da un ambiguo concetto di “ordine”: la polizia è corrotta, la
politica collusa, e nemmeno la tirannica legge del più forte sembra funzionare.
La Trilogia del milieu ci
presenta una fenomenologia complessa e diversificata del mondo della malavita,
priva di retorica e buonismi, dove si è sostanzialmente soli, e dove è
impossibile non macchiarsi (di reati o di sangue, poco importa). L’eroismo e la
redenzione sono tragicamente legati alla morte, in un mondo titanicamente
più forte e spietato del singolo.
Di Leo sa giocare con
questi temi usando il linguaggio dell’epos, tralasciando quel noioso realismo
che tanto era caro alla sinistra intellettuale dell’epoca (colpevole non a caso
di aver relegato a lungo nell’oblio produzioni cinematografiche di questo tipo).
L’azione non manca, ed è sempre scenografica e spettacolare (magistrale la sena
dell’inseguimento sulla camionetta di La mala ordina, o l’esplosione del cinema
all’inizio di Il boss), con una regia impeccabile e delle musiche da brivido.
Insomma, se vi piace l’azione,
se vi piacciono le pistole, se vi piacciono le gnocche (a giudicare dai film, a
Di Leo piacevano assai) o anche se siete solo noiosi e antipatici grillini che
cercano scuse per insultare polizia/politica/mafia, non potete perdervi questa
trilogia, così italiana e così poco “all’italiana”, che tanto ha impressionato
e influenzato il neocinquantenne Tarantino, una delle espressioni migliori del
cinema contemporaneo (qui uno stralcio della sua intervista su Nocturno).
Un omaggio di Ciprì e Maresco a certo cinema italiano che eccede le normali categorie estetiche:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=UPgIpLG85cQ
;)