Per giorni, mesi, anni, capita di non scrivere.
Ogni tanto, magari, ci si affaccia timidamente su un foglio elettronico, si scribacchia qualcosa, poi si cancella.
Un mattino di una finta primavera, però, in pigiama, dopo tre caffè, può succedere che si prenda coraggio e si inventi un nuovo blog (per queste cose, i minestroni riscaldati non funzionano. Bisogna ricominciare da capo, chiudere e riaprire, tabula rasa).
L'incertezza è tale da farmi usare tutti verbi impersonali. Suvvia, un po' di palle.
Dovrei farmi una doccia, far fruttare la giornata, ma il ruolo di inetto è di gran lunga più interessante.
Sì, devo ammetterlo, mi mancava lo scrivere due parole e poi cancellarle subito per trovarne di più adeguate. E rileggere tutto ogni trenta secondi. E accorgermi che non fila. E ricominciare.
Spero solo di non ritrovarmi ancora una volta a chiudere tutto, stizzito, e cancellare ogni traccia di me e del blog.
Devo farmi una doccia, cazzo.
Per non parlare poi del piacere nell'usare le parolacce. Con disinvoltura. Magari stavolta non cancello tutto. Ecco, questa nuova piattaforma per i blog salva automaticamente tutto, ogni tanto. Magari la stizza non l'avrà vinta.
Mi sento abbastanza stupido nello scrivere questo post. Però da qualche parte bisogna pur ricominciare.
Cawarfidae
Benvenuto, allora. Spero di leggerti spesso.
RispondiEliminaCiao,
Paola - Amaranta69
Evvai!!!
RispondiEliminaMigrazione in massa!
In bocca al lupo per la tua nuova creatura.
RispondiEliminaRifondazione Borbonica