domenica 23 maggio 2010

Iudicium - "Fringe"


"Fringe" è senza dubbio colpevole. Colpevole di avermi fatto cadere nel baratro delle serie televisive. Il genere "serie", a dire il vero, non è una novità per me: fumetti, saghe cinematografiche e letterarie, etc... Ma di serie televisive n0n mi ero mai infatuato. Ora è la rovina. Non solo seguo ne con regolarità diverse, ma grazie ai miracoli di internet posso colmare enormi buchi nella mia cultura popolare.
Insomma, tanto tempo perso.
Fringe, la nuova gallinella dalle uova d'oro di J. J. Abrams, è una serie di fantascienza o, per meglio dire, di pseudo-scienza: mondi paralleli, telepatia, poteri paranormali sono le sfide che attendono la divisione Fringe dell'FBI (in Italiano suona qualcosa come "la frangia"), composta dall'agente Olivia Dunham, dallo scenziato Walter Bishop e da suo figlio Peter. Al contrario di X-files, che senza dubbio rappresenta un importante precedente per serie, niente è ammantato di mistero: tutto è spiegato razionalmente, tutto rientra in un coerente (ma non troppo, pur sempre di fictio si tratta!) sistema scientifico. Interessanti le trame, che spesso seguono l'ormai classico ntreccio poliziesca stile CSI; i singoli episodi sono però inseriti in una continuity affascinante e complessa (e qui esce fuori il marchio di fabbrica Abrams). L'ambientazione, poi, è bellissima: niente tecnologie all'avanguardia e ricerca compiuterizzata, ma un vecchio laboratorio anni '70.
Insomma, se la fine di Lost vi lascerà molto tempo libero, sapete dove rifugiarvi.

11 commenti:

  1. la mia fiducia in JJ Abrams dipende da quanto mi convince la fine di Lost, e sinceramente, non sono ottimista :)

    benvenuto nel mondo dei dipendenti da serie tv, se hai bisogno di consigli, non hai che da chiedere :)

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  2. Grazie per la disponibilità, si avvicina giusto l'estate ( = tempo da perdere al quadrato)...

    Lost si, è stato bello, ha un po' rivoluzionato il genere, ma se devo essere sincero ha tutti i difetti di chi fa il passo più lungo della gamba: è troppo lungo e soprattutto è decisamente mal tarato come ritmi narrativi... Infine, è di moda, e già questo mi disturba.

    Fringe mi sta piacendo decisamente di più!

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  3. Mi hai incuriosito. Di solito rifuggo le "Serie" e tutto ciò che continua-senza-fine, ma...
    Arriva l'estate, appunto!

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  4. Lost è il telefilm per "men of faith", giusto per citare John Locke: per guardarlo e godertelo devi accettare alcune cose che in altre opere del genere non perdoneresti mai.
    La descrizione che fai di Fringe mi intriga, anche se il genere "squadra di polizia" mi appassiona meno di zero... darò un'occhiata a qualche puntata :)

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  5. Skeighti: come avrai modo di vedere, in Fringe c'è un concetto un po' "anomalo" della squadra di polizia, che presto di dissolve diventando qualcosa di ben diverso! In ogni caso se sei un "man of faith" alla J. Locke di certo di piacerà! ;)

    Sandrae: Se Dio vuole Fringe prima o poi una fine ce l'avrà! ;) (attualmente è appena terminata la seconda serie)

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  6. Ehi, grazie del commento...anzi ne approfitto per farti i miei complimenti per il tuo spazio, lo trovo molto interessante.
    Dimmi se potrò inserirti fra i miei link!
    Ciao!

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  7. avevo seguito i primi episodi, poi mi sono perso. ora senza più lost mi sa che è ora di recuperarlo... anche perché ho sentito che la seconda stagione è ottima

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  8. Io ho troppe serie in piedi in questo momento..uff...però pure questa ce l'ho!! Pronta per quando ne finirà qualcuna. Ora che ci penso sono finite sia Lost che Grey's anatomy. E' arrivata l'ora di Fringe!!
    Dannate serie televisive.
    :)

    www.lasottilelineabianca.splinder.com

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  9. caro Cawarfidae,
    riguardo le serie televisive ti confesso che sento molto la mancanza dei telefilm anni '80
    tipo MacGyver, A-team ecc ecc..
    Sicuramente non richiedono una mente fine per capirle, ma di certo mi hanno aiutato a passare le mie mattinate estive quando ero dodicenne :)

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  10. Caro Cawarfidae,
    grazie per il tuo commento.
    Non conosco nè l'una nè l'altra delle serie tv da te citate. Ma ricordo bene, come Arturo, McGyver, A-team, Magnum PI. Sono stati il sollazzo di un'intera generazione e forse qualcosa di più. Comunque complimenti: belle pagine.
    Ti segnalo la pubblicazione della seconda parte di Identità e Cosmopolitismo sul mio blog.
    Continuerò a seguirti

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