Ho già parlato, in passato, di cose scritte da amici. Inadeguatezza,
imbarazzo, sostanziale constatazione che non è possibile fare critica ma solo
pubblicità, sindrome da foglio bianco, etc… Perché farsi/vi del male, allora? Perché,
fondamentalmente, Punto critico – That’s amore di Nicolò Tambone è un racconto
interessante. Lo è per la storia che racconta, lontana da biografismi di
maniera, ma anche da affettazione pseudoletteraria: la storia, comune e
speciale al contempo, di un uomo di mezza età che deve far fronte a una
difficile separazione, alle frustrazioni del lavoro e alle tante nevrosi della
vita quotidiana.
C’è una dimensione orizzontale del racconto, che si dipana
come una sorta di seduta psicanalitica e ripercorre la vita del protagonista,
il suo rapporto coi genitori, il matrimonio, la realizzazione lavorativa, la crisi,
i tentativi di ricominciare: la narrazione, non a caso, inizia sul lettino di
uno strizzacervelli e finisce, genialmente, con l’assunzione di uno Xanax. Siamo
lontani dai facili biografismi, dicevo, ed è questa la forza del racconto: l’assimilabilità,
la possibilità di immedesimarsi nel percorso nevrotico del protagonista, fatto
di infiniti piccoli ostacoli, quelli che la società moderna (ma forse ogni tipo
di società) ci mette davanti.
E proprio con le idiosincrasie della civiltà ha a che fare
la dimensione verticale di Punto critico: Tambone parla di questione
meridionale, di cucina, di attualità, ed è l’irrompere del quotidiano, del
contingente, a complicare l’esistenza, ma anche a insaporirla, a differenziarla.
All’incrocio dei due assi, il conflitto generazionale, che è
la vera e propria colonna vertebrale del racconto, riassorbendo in se la
dimensione storica e le diverse sfaccettature dell’essere.
Una narrazione, per concludere, breve e densa, che ha in
questo equilibrio fra contingenza e tenue esistenzialismo il suo punto forte.
E, signore e signori, questo racconto mi ha anche obbligato
ad aprirmi al mondo informatico, al Kindle. No, no… Non ho comprato nessun
e-reder, eccheccazzo, scrivo in latino, sono un filologo, manoscritti, robe
medievali, avete presente no?, non fraintendete. Ho solo scaricato il
programmino sul piccì. E non credo si ripeterà. Brigata Ludd: avanti, march.
Però, amici, questa formula permette di leggere Punto
critico al costo di un caffè. Quindi veloci a scaricarlo, avanti march pure
voi!
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