venerdì 14 maggio 2010

Iudicium - "Cesare, il creatore che ha distrutto"


Sulla validità artistica del genere fumetto, tanto s'è discusso. è opinione diffusa, ormai, che non si tratti di un mezzo di puro intrattenimento, ma che possa competere, tanto sul versante pittorico quanto su quello letterario, con l'arte propriamente detta.
Il caso di "Cesare, il creatore che ha distrutto" è però diverso. Qui non si tratta solamente di dimostrare che la storia è profonda e complessa come quella di un romanzo, che i personaggi sono ben caratterizzati e psicologicamente realistici come accade nella grande letteratura, che alcune trovate nel disegno e nelle tavole sfiorano gli esiti della pittura tradizionale e rivaleggiano con i migliori esempi di regia cinematografica.
"Cesare", ora possiamo dirlo, è un fumetto storico, e come tale impone una riflessione più ampia, sul rapporto fra fictio e realtà: quanto un'opera narrativa può essere strumento di conoscenza della storia? In che misura il calarsi nella storia in prima persona favorisce la comprensione di quest'ultima?
Certo è che Fuyumi Soryo, l'autrice, è stata in grado finora di districarsi con precisione e verosimiglianza in questo ambito.
Già, perché l'autrice è giapponese, e dunque "Cesare" è un manga. Il che complica ancora di più la faccenda: qual è la percezione della storia occidentale, agli occhi di una orientale? Favorisce la libertà di agire indiscriminatamente sui fatti storici, o induce a comportarsi, per il distacco dalla materia, con filologica attenzione alle fonti?
Procediamo con ordine.
La serie, attualmente giunta in Italia al numero 7, narra la vita e le gesta di Cesare Borgia, personaggio complesso ed enigmatico del rinascimento italiano, vista attraverso gli occhi dell'ingenuo Angelo da Canossa, suo compagno di studi all'Università di Pisa. Per ora è difficile ipotizzare dove la serie andrà a parare (l'autrice ha dichiarato di voler realizzare una serie di ampio respiro, nell'ordine di grandezza di qualche decina di volumi): gli spunti sono molti, a partire dalla progressiva stratificazione del personaggio di Cesare, per passare alle relazioni di amicizia, affetto, odio dei protagonisti, fino agli intrighi e alle congiure che pervadono gli ambienti politici rinascimentali.
Quel che è certo, e qui torniamo alla vexata quaestio, è che la Soryo non sottovaluta le difficoltà di confrontarsi con la "storia" con la S maiuscola (quella che gli inglesi chiamano history in contrapposizione con la story); da qui, la scelta di avvalersi di Motoaki Hara, docente presso la Kurashiki Sakuyo University, conoscitore della storia e della cultura dell'Italia medievale e rinascimentale, che cura l'aspetto filologico dell'opera, compito finora svolto egregiamente. Da parte sua, la Soryo è un'esperta conoscitrice dell'arte del Bel Paese, ne ha studiato gli esponenti ed è in grado di riprodurne (o ricostruirne) lo stile.
Insomma, il prodotto finale è ottimo, può essere incluso senza esitazioni nel genere del romanzo storico, e forse può anche spiccare all'interno di esso, principalmente per un motivo: l'intento divulgativo. Infatti, tutta l'opera è costellata da annotazioni a margine su tutti quei fatti e quegli aspetti che il lettore orientale (ma anche quello occidentale) può avere difficoltà nel capire; così il fumetto diventa un saggio divulgativo di storia sociale e politica del rinascimento, un vademecum di arte del '400 italiano, un'introduzione alla cultura del periodo. Il tutto, corredato da schede, glossari e, udite udite, una sintetica ma pregevolissima bibliografia (destinata, ovviamente, al pubblico giapponese, sebbene molti titoli siano italiani). Anche la focalizzazione narrativa, incentrata sul personaggio del giovane Angelo, favorisce una lettura didattica: Angelo, ragazzo umile e ingenuo, fuori dagli intrighi del tempo e dalla società aristocratica, scopre man mano, insieme al lettore, l'ambiente in cui vive, i suoi misteri e le sue meraviglie.
Insomma, per rispondere al quesito iniziale, sì, il fumetto può essere uno strumento per conoscere la storia, in modo forse più soggettivo ed emozionale rispetto ai metodi tradizionali, ma proprio per questo più efficace. Quando poi il prodotto è filologicamente attento, ben scritto, ben disegnato e in un'edizione pregevolissima (brava Star Comics!), come accade per "Cesare", non si può far altro che plaudire al genio nipponico.

Fuyumi Soryo, Motoaki Hara (a cura di), Cesare, il creatore che ha distrutto, Star Comics (numero 1: ottobre 2007, attualmente in uscita il numero 7)

1 commento:

  1. Grazie per il commento che mi hai lasciato! ^^
    E condivido quello che hai scritto riguardo a questo manga. Piace molto anche a me.

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