
Fedelissime seguitrici e fedelissimi seguitori (54, ché, togliendo qualche spammatore e aggiungendo tre o quattro anonimi, è questa la consistenza del mio pubblico), ricordate quando vi parlai di grandi progetti in vista, mese pieno di cose da fare e blablabla e blablabla?
Bene, vi ho mentito, la cosa è molto più stupida e inutile e manco lo so io come dirlo, mi vergogno di scrivere ‘ste cose.
Al sottoscritto è stata proposta, in seguito a un concorso, la pubblicazione di una raccolta di poesie e, dopo innumerevoli piagnistei con l’editore, questi si è arreso alla mia indigenza e non mi ha chiesto soldi.
Ora, le poesie fanno cagare, la poesia più generale fa proprio cagare, ma vedetela così, potrete dire alle donne che avete un amico che ha pubblicato un libro, magari un po’ funziona.
Ok, non funziona. Vabbè, avrete anche voi un tavolo sbilenco o una stufa? Va bene, possiamo anche fare finta che io sia morto suicida a 25 anni, la cosa assumerebbe tutt’altro valore. Potete anche venirmi a uccidere quando compirò 25 anni, sul serio. Tipo John Lennon, però con gli occhiali rettangolari e più in carne.
Sennò regalatelo a qualche parente di secondo grado di cui non ve ne frega niente. Dieci euri, minchia, meno dell’ultimo di Fabio Volo.
Oppure regalatelo a chi odiate di più! Si che è una rivincita.
Se comprate qualche copia, l’editore mi odierà un po’ di meno.
(Ah, ci sono i bellissimi disegni di Eleonora Prado dentro! Quelli si che valgono!)
A me non entreranno manco tre lire a dire il vero, quindi fate un po’ quel cazzo che volete, ora che ci penso. Ve lo dico giusto per sentirmi dire che sono bello e bravo.
Quindi ora tutti in coro, “sei bello e bravo”.
Ovviamente potete anche non commentare, se fate girare un po’ la voce però siete fighi e vi riempirò di autografi che un giorno vi renderanno ultramiliardari e felici.
Si, è pubblicità, si è bieca.
Bene, vi ho mentito, la cosa è molto più stupida e inutile e manco lo so io come dirlo, mi vergogno di scrivere ‘ste cose.
Al sottoscritto è stata proposta, in seguito a un concorso, la pubblicazione di una raccolta di poesie e, dopo innumerevoli piagnistei con l’editore, questi si è arreso alla mia indigenza e non mi ha chiesto soldi.
Ora, le poesie fanno cagare, la poesia più generale fa proprio cagare, ma vedetela così, potrete dire alle donne che avete un amico che ha pubblicato un libro, magari un po’ funziona.
Ok, non funziona. Vabbè, avrete anche voi un tavolo sbilenco o una stufa? Va bene, possiamo anche fare finta che io sia morto suicida a 25 anni, la cosa assumerebbe tutt’altro valore. Potete anche venirmi a uccidere quando compirò 25 anni, sul serio. Tipo John Lennon, però con gli occhiali rettangolari e più in carne.
Sennò regalatelo a qualche parente di secondo grado di cui non ve ne frega niente. Dieci euri, minchia, meno dell’ultimo di Fabio Volo.
Oppure regalatelo a chi odiate di più! Si che è una rivincita.
Se comprate qualche copia, l’editore mi odierà un po’ di meno.
(Ah, ci sono i bellissimi disegni di Eleonora Prado dentro! Quelli si che valgono!)
A me non entreranno manco tre lire a dire il vero, quindi fate un po’ quel cazzo che volete, ora che ci penso. Ve lo dico giusto per sentirmi dire che sono bello e bravo.
Quindi ora tutti in coro, “sei bello e bravo”.
Ovviamente potete anche non commentare, se fate girare un po’ la voce però siete fighi e vi riempirò di autografi che un giorno vi renderanno ultramiliardari e felici.
Si, è pubblicità, si è bieca.