lunedì 24 ottobre 2011

Meditatio de Autumno novo III - Riscaldamento, discoteca, airone


Qui in collegio hanno acceso il riscaldamento dopo che si è sfiorato il sollevamento popolare. Ovviamente io me ne sono tirato da subito fuori, ché non me ne frega niente di queste cose. Lo zelo della gente per le faccende di poco conto è davvero impressionante. C’è sempre qualcosa/qualcuno che non va. Sempre una faccenda in sospeso. Uno screzio nascosto. Un dubbio. Sempre. Tutto questo bisogno di socialità, di concordia, di discordia. Sarà un accenno di sociopatia (“accenno”?!), ma tutta ‘sta storia del consorzio civile inizia a starmi stretta. È proprio faticoso mantenere le relazioni sociali. È faticoso cercare di evitarle.
La storia del monaco è parecchio fuori moda, troppo anche per me. Vorrei un alloggio dentro l’università, ma non dentro tipo campus americano, proprio dentro dentro, nelle aule biblioteche dipartimenti.
Un’altra cosa faticosa? Continuare a parlare di niente. Trovare finti argomenti d’interesse riguardo gli usi e costumi dei rispettivi paesi, il tempo atmosferico, il fatto che – appunto – non hanno ancora acceso i riscaldamenti, la musica alta del mio vicino d’appartamento, il fatto che i cinesi dell’anno scorso sporcavano troppo, quale discoteca sia la migliore di Milano (?!?), quanto sia cara la vita a Milano, che tipo di musica suono col mio gruppo, eccosivvia.
Ora, come già detto altrove non è che pretenda di parlare di Nouvelle Vague o di antroposofia o di prassi ecdotiche. Mi accontenterei dell’ultimo cinepanettone, della dance anni ’90, di cose stupide insomma.
Ma così dicendo sembra che viva in un inferno. In realtà sto molto bene qui, Baggio è una fetta di Italia miracolosamente scampata al boom economico.
E l’altro giorno al parco delle Cave ho visto di nuovo un airone.

6 commenti:

  1. Dalla peculiarità di questo blog mi pare di capire che anche tu, come me, ti diverta a progredire con le spalle al futuro.

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  2. Più che per divertimento, diciamo che è per autodifesa. Non che le cose siano per forza in contrasto.

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  3. che simpatici gli aironi! Li incontri sempre in luoghi inusuali, tipo a una gara internazionale di pole dance o in quella piazzola di sosta del GRA sempre piena di scambisti.

    Non che io frequenti tali posti.

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  4. Mi piacerebbe vedere un airone dal vivo, da vicino... E' una cosa che, ahimé, ancora mi manca (come un milione di altre cose).

    Beh... perché, che musica suoni col tuo gruppo? :D

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  5. Ecco, m'hai fatto venire voglia d'andare giù al fiume a guardare le paperette. Ora indosso il vestito della domenica, prendo l'ombrellino che è uscito un po' di sole, e vado :-)

    [ma quanto staremmo bene in un'altra epoca?]

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