giovedì 6 ottobre 2011

Meditatio de Autumno novo II - "Cum + Legere = Amentia"

[Come il lettore scafato capirà,
si parlerà anche di giostre. Ma non queste]


Insomma, sprazzi di “ispirazione” (ma già ho detto cosa ne penso io di questo concetto). Raccontini formato blog. Rigurgiti adolescenziali. Divagazioni alla Vasco Brondi dopo che s’è ascoltato tutta la discografia di Marco Masini. Marco Masini, molti di voi non lo sapranno, ha anche cantato la sigla di…



Fa un po’ parte del gioco schizofrenico del crearsi tanti begli alterego e popolarci questi fogli elettronici. Poco a che vedere con la letteratura. Però ci sono interessanti cose da analizzare. Piacciono molto i post che parlano del rapporto uomo-donna o di sesso. L’argomento degli argomenti! Dall’Iliade a Tre metri sopra il cielo (basta citare Moccia, porcocazzo), sempre quest’ossessione.
Chissà se piacciono anche i post senza senso né misura né finalità come questo. Un post non di fictio. Che poi stando dietro una tastiera il confine è sottile. Chissà se ero io il protagonista dei raccontini qui sotto, per esempio... Penso che la corrispondenza autore-protagonista sia un lusso che solo Dante può permettersi.
Mi perdonerete se straparlo e divago. Non è la prima volta. È che la vita in collegio è qualcosa di strano, piena zeppa di materiale narrativo, materiale narrativo in forma di tette, birra, personaggi grotteschi, solitudine, manoscritti in fac-simile.
Collegio, ci informa il buon (ma datato) dizionario etimologico Ottorino Pianigiani, deriva dal lat. COLLIGERE, “raccogliere insieme”, composto di COM < CUM e LEGERE, ossia raccogliere, scegliere. Insomma, radunare una mandria di squilibrati. L’Ottorino Pianigiani lo definisce: “Convitto per la educazione di giovani appartenenti a civili famiglie”.
Sarà.
Va bene, la smetto, prima che mandiate un’equipe di alienisti a farmi internare.
Anche perché alle giostre che hanno deciso di allestire giusto dietro la finestra della mia stanza stanno facendo passare da mezz’ora, nell’ordine, “Dragonball GT”, “Quando i bambini fanno oh!”, “Gioca jouer”, “Le tagliatelle di nonna Pina” e “Calimero dance”.
Cose che fanno riflettere.

5 commenti:

  1. La giostra! Quella sì è un Collegio! Quante generazioni vogliono unire?
    Così i bambini saranno invogliati a comprare i biglietti dalle tagliatelle di nonna Pina, mentre i fratelli maggiori vorranno accompagnarli mimando improbabili fusioni sulle note di Dragon Ball.
    Ed i genitori, osservandoli amorevoli, ci daranno dentro col Gioca jouer.
    Meglio di così...

    p.s. bello perdersi nelle immagini di qualcuno che straparla, io ci vado a nozze! Continua pure, prego. :)

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  2. Calimero dance spacca! Ma la sigla di Shaman king non la mettono mai?

    Dici che stavolta non si parlava di sesso? E l'immagine iniziale allora a cosa si riferiva se non a un futuro probabile rapporto sessuale?

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  3. @Pri: troppobbuona! :)
    @Bert: caspita, mi hai sgamato. per non parlare del "<" che è un chiarissimo e incontrovertibile simbolo fallico!!

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  4. Mettiamola così: i post sul sesso vengono letti quanto più sono banali, scontati e volgari - dalla massa, naturalmente. Se ciò che desideri invece sono piacevoli conversazioni, lo scrivere di quello nel modo in cui fai tu selezionerà degli amabili complici - ma sarà un numero di lettori estremamente limitato.

    In collegio a Torino? Mi chiedo quale... Se comunque avrai piacere di compiere osservazione etnografica in contesti diversi dai similpartyerasmus da te descritti, fà un fischio.

    Sai fischiare, vero? ;-)

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  5. no, al momento sono a Milano! A Torino avevo la mia bella casatte :( bei tempi andati! Comunque per le indagini etnografiche... sempre a disposizione!!!

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