martedì 2 agosto 2011

Meditatio aestatis novae II - Silentium. Iterum.

[non costringetemi sempre a trovare un movente per l'immagine]

Come ogni buon proposito che si rispetti, anche quello di curare il blog come una brava e dolce massaia con tanto di unghie laccate e capelli cotonati è andato a farsi fregare. Come scrissi qui e altrove, se la costanza è dote rara nella vita, figurarsi nell’arte (presunzione delle presunzioni). Poi, bè, per rimanere nell’ambito delle ovvietà, si può facilmente constatare che più sono incasinato, più scrivo e più sono in panciolle, meno mi ci applico. Poi l’estate mi fa sempre questo strano effetto un po’ asprognolo. Sarà che sono abituato alle estati anomale… Adesso me ne vado qualche giorno in trasferta, ho promesso a un amico una ventina di pagine al mio ritorno.
Magari il movimento ispira.

6 commenti:

  1. L'estate, per quanto mi riguarda, è una iattura. Anche per la produttività, sotto ogni aspetto. Buona vacanza, vedrai che funzionerà!

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  2. che silenzio nei corridoi di blogspot, tutti in ferie e la voglia di scrivere rallenta ;)

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  3. Che invidia che te ne vai via, magari in qualche luogo ove potrai scrivere... sto inseguendo anche io gli scampoli di questa speranza nei prossimi giorni... goditela! :-)

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  4. Come ti capisco... l'inattività frena la creatività, n'èvvéro? :)
    Spero che i giorni di trasferta di diano l'ispirazione necessaria, qui siamo in attesa! :)
    Buona vacanza! :D

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  5. Mi consola non essere l'unico! :) ci si rilegge al ritorno allora!

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  6. Vero. Anche le idee annegano nella umidiccia nebbiolina estiva; e meno male che è anomala ... l' estate, intendo.
    Sandra
    P.S.:ah i subconsci moventi...
    :0)

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