sabato 22 maggio 2010

Alius Carmen - "Ai faux ris, pour quoi traï avés"


Di Dante se ne parla tanto, ma mai troppo. Un paio di anni fa, sul mio vecchio blog, ebbi modo di constatare come Dante si fosse trasformato da incubo liceale ad auctoritas prediletta dopo giusto un paio di corsi universitari ben piazzati. Ora che nel medioevo ci sguazzo gaiamente, non posso che adorare alla follia Dante. Quello che mi ha sempre colpito dell'Alighieri è l'uso davvero disinvolto, espressivo, competente e diversificato della lingua.
Prova ne sarebbe questa composizione; dico "sarebbe" perchè, nonostante i critici siano oggi concordi nell'attribuirla a Dante, a lungo si è ritenuta spuria. La caratteristica principale della poesia è quella di essere scritta in tre lingue diverse: francese antico, latino e italiano; l'effetto è fortemente straniante e nonostante il tema, non dei più originali, il risultato è interessantissimo. Per farvi rendere conto della struttura linguistica del componimento, ho usato il grassetto per i versi in italiano, il corsivo per quelli in francese e il tondo per quelli in latino.


Ai faux ris, pour quoi traï avés
oculos meos? Et quid tibi feci,
che fatta m'hai così spietata fraude?
Iam audivissent verba mea Greci.
E selonch autres dames vous savés
che 'ngannator non è degno di laude.
Tu sai ben come gaude

miserum eius cor qui prestolatur:
je li sper anc, e pas de moi non cure.
Ai Dieus, quante malure
atque fortuna ruinosa datur
a colui che, aspettando, il tempo perde,
né già mai tocca di fioretto il verde.

Conqueror, cor suave, de te primo,
ché per un matto guardamento d'occhi
vous non dovris avoir perdu la loi;
ma e' mi piace che li dardi e i stocchi
semper insurgant contra me de limo,
dount je seroi mort, pour foi que je croi.
Fort me desplait pour moi,

ch'i' son punito ed aggio colpa nulla;
nec dicit ipsa: "malum est de isto";
unde querelam sisto.
Ella sa ben che, se 'l mio cor si scrulla
a penser d'autre, que d'amour lesset,
le faux cuers grant paine
an porteret.
Ben avrà questa donna cor di ghiaccio
e tant d'aspresse que, ma foi, est fors,
nisi pietatem habuerit servo.
Bien set Amours, se je non ai socors,
che per lei dolorosa morte faccio
neque plus vitam, sperando, conservo.
Ve omni meo nervo,
s'elle non fet que pour soun sen verai
io vegna a riveder sua faccia allegra.
Ahi Dio, quant'è integra.
Mes je m'en dout, si gran dolor en ai:
amorem versus me non tantum curat
quantum spes in me de ipsa durat.
Cianson, povés aler pour tout le monde,
namque locutus sum in lingua trina,
ut gravis mea spina
si saccia per lo mondo. Ogn'uomo senta:
forse pietà n'avrà chi mi tormenta.
(Dante, tutte le opere, Newton Compton editori, Roma 2007, pp. 769-770)



Breve sitografia


7 commenti:

  1. Fascinosissima questa composizione.
    Bravissimo Cawarfidae, complimenti per il contenuto del tuo giovanissimo blog.
    E grazie per la tua inaspettata e graditissima visita nonché per il commento sul mio post.
    Ora ti linko nell'area Letture e film de nostro blog.
    A presto e buona serata.

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  2. ciao!!! eccomi passata!!! complimenti per il blog!!! a presto :)

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  3. Bravo!!!Devo rileggere domani, a mente sveglia.
    Sai? ,da quando sono in pensione ho messo IL POETA sulla scrivania, proprio accanto al video; qui e là, nella giornata, "butto l'occhio" alla ricerca delle suggestioni della scuola superiore: ho avuto, fortuna mia, un meraviglioso ed indimenticato prof.
    Buona domenica.

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  4. Ambrae: troppo buona! ;)
    Usagi: grazie!
    Sandrae: il Sommo è sempre una bella compagnia, quando si vuole andare sul sicuro è l'ideale.

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  5. Bellissimo blog!

    Che edizione consiglieresti della Divina Commedia, con delle buone note esplicative?

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  6. Grazie per il passaggio!

    Bè, in linea di massima qualsiasi edizione va bene; anzi, spesso si esagera con parafrasi, apparati di note, schemi concettuali e via di scorrendo. Ti sconsiglio edizioni "scolastiche" del liceo, perchè di solito sono solo antologie e spesso sono basate su ricerche ormai da tempo superate.
    Va benissimo l'edizione mondadori (in tre volumi, ma c'è anche l'edizione in volume unico se non sbaglio), che è a un prezzo accesibile e ha una corposa serie di note.
    Ma, se non si ha ancora avuto contatto con nessuna opera di Dante, è uscito "Dante Alighieri - Tutte le opere", per la Newton e Compton, nella collana "i Mammut", che per 15 euro propone TUTTE le opere (anche quelle di dubbia attribuzione, come il "Fiore" e il "Detto d'amore"), con un commento dignitoso e brevi introduzioni esplicative.

    Il libro si trova un po' ovunque, per avere un'idea: http://www.libreriauniversitaria.it/tutte-opere-ediz-integrale-alighieri/libro/9788854117273

    Grazie ancora per il passaggio, spero di esserti stato d'aiuto! ;)

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  7. Ti ringrazio per le dritte Cawarfidae! Un'altra cosa che secondo me non deve mancare, sono le illustrazioni di Gustavo Dorè!

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